Monitoraggio agrometeo

L’agricoltura dipende fortemente dalle condizioni meteo-climatiche ed è molto vulnerabile alle loro fluttuazioni nel tempo. Le informazioni agrometeorologiche pregresse (analisi climatiche) e attuali (monitoraggio) costituiscono un valido ausilio nello sviluppo di agrosistemi sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici.  

Per valutare l’andamento dei fenomeni atmosferici di maggiore impatto sull’agricoltura, si utilizzano specifici indici agrometeorologici, che combinano una o più variabili meteorologiche a diverse scale temporali, allo scopo di evidenziare eventuali condizioni critiche per il settore.

Alcuni indici (bioclimatici) sono definiti per singole (o gruppi di) colture e spesso sono focalizzati su determinati periodi dell’anno, in relazione alle diverse fasi di sviluppo. 

Gli indici di monitoraggio agrometeorologico presentati nel sito sono stati selezionati in base alla capacità di descrivere le relazioni tra agricoltura e meteo-clima a livello italiano, di evidenziare cambiamenti (anomalie rispetto ad un periodo di riferimento), tenendo conto della variabilità territoriale, e di rappresentare l’evoluzione delle condizioni agro-meteo-climatiche nelle diverse fasi della stagione agraria. Per la selezione degli indici si è fatto riferimento alla letteratura di settore, con particolare attenzione a quanto elaborato dall’Expert Team on Climate Change Detection and Indices – ETCCDI, considerando anche alcune analisi condotte sul tema dal gruppo di lavoro dell’Osservatorio e i prodotti elaborati e diffusi dai principali servizi agrometeorologici nazionali e internazionali.  

Le analisi mensili si basano su dati giornalieri pubblicati con cadenza annuale al seguente link e aggiornati quotidianamente per uso interno:

Maggiori dettagli sulla fonte dei dati utilizzata e sulle procedure di stima delle variabili usate per il calcolo degli indici sono stati pubblicati nel seguente articolo. Le elaborazioni sono condotte a livello di ogni singola cella della griglia e i risultati sono rappresentati tramite mappe tematiche a scala nazionale.

Attualmente, il periodo di riferimento adottato per il calcolo delle medie climatiche e delle relative anomalie è il 1991-2020 (denominato “clima”). La World Meteorological Organization – WMO richiede infatti di considerare un periodo di 3 decenni consecutivi. Alcuni indici sono stagionali e vengono calcolati soltanto in determinati periodi dell’anno; ad esempio, il monitoraggio delle gelate tardive è utile solo nei mesi di marzo e aprile, quando le colture sono in fasi fenologiche particolarmente sensibili. 

Dal 2021 molti degli indici calcolati sono anche parte integrante di un report mensile sull’andamento agrometeorologico in Italia, pubblicato dall’Osservatorio sulla rivista Pianeta PSR. 

Una descrizione dettagliata degli indici e dei metodi utilizzati per produrre le statistiche è consultabile al seguente link: